Tra Arte e Poesia di Confine


Progetto finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia
Presentato dall’Associazione Sklad Mitja Čuk con il patrocinio del Comune di Monrupino
Progettato e coordinato da Melania Kalz
In collaborazione con l’Associazione culturale Kraški Dom, Fattoria sociale – Country Eden, l’Associazione di Volontariato ‘‘Terra del Sorriso’’ e la scuola elementare Alojz Gradnik dell’Istituto Comprensivo di Opicina.

La strada dei poeti
Il luogo e il progetto;
riqualificare la zona attraverso l’arte su strada.
Il progetto Tra Arte e Poesia di confine nasce dall’idea di valorizzare e aumentare la visibilità della Strada dei Poeti, la quale si snoda a ridosso della Rocca di Monrupino su una strada asfaltata chiusa al traffico. Il sentiero, lungo circa 500 metri immerso nel verde delle querce, è dedicato ai poeti Srečko Kosovel, Umberto Saba e Igo Gruden con le loro rispettive sculture, in quanto hanno maggiormente rappresentato il territorio carsico nelle loro poesie. Già da 14 anni, ancor prima della realizzazione della strada, vengono ogni anno organizzati itinerari poetici tra agosto e settembre.
Per incrementare tale attività, grazie al patrocinio del comune di Monrupino, è stato realizzato un intervento artistico sul sentiero da artisti giovani del territorio e ulteriori attività culturali in collaborazione con l’Associazione di volontariato »Terra del sorriso« e la Fattoria Sociale Country Eden, che promuove l’autonomia personale delle persone diversamente abili.
La prima attività realizzata dall’artista Irina Goruppi della comunità slovena e dall’artista italiana Chiara Verza, è stato un’intervento artistico sull’asfalto: circa 10 metri di superficie sono stati decorati per ogni poeta, proprio di fronte alla scultura a lui dedicata. Hanno creato una grafica ripetuta, dai toni delicati e non invasivi, ispirata alle foglie di quercia, sommacco e tiglio, alberi emblematici del territorio carsico. Passeggiando lungo la strada, la grafica invita il passante alla lettura e offre un’esperienza visiva armoniosa, permettendo ai passanti di immergersi nell’atmosfera carsica comunicata attraverso i colori e le poesie dei poeti, nonché della natura stessa e rendendo l’asfalto nero meno invasivo.
Dipinta in modo speculare, la grafica rappresenta metaforicamente l’incontro tra le due metà del Carso, slovena e italiana; al centro, alcuni versi scelti evocano il legame profondo dei poeti con l’atmosfera della natura carsica.
Per riprodurre le forme sono stati utilizzati degli stencil, strumenti che hanno anche facilitato l’intervento artistico dei ragazzi dell’Associazione di volontariato »Terra del sorriso« nella pittura delle foglie lungo il percorso poetico. Coinvolgere l’associazione è stato fondamentale per trasmettere la ricchezza poetica del nostro confine e promuovere la consapevolezza dell’importanza della cura dei beni comuni, favorendo al contempo una conoscenza più profonda del territorio.
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Tra arte, poesia e musica
Il progetto di ampio respiro, nella sua seconda fase ha proposto un intreccio ancora più immersivo, unendo alla poesia e alla pittura anche la dimensione musicale. Le poesie dipinte per ogni poeta, legate al Carso e al confine, sono state interpretate musicalmente dal musicista Tommy Budin, creando così un dialogo tra parole e note musicali e offrendo così un’esperienza sensoriale che arricchisce e trasforma la lettura.
Le poesie sono state interpretate attraverso i colori e una danza delle mani guidata dalle proprie emozioni, durante il laboratorio di musica e pittura presso la scuola elementare di Alojz Gradnik del Comune di Monrupino. Con il laboratorio si è voluto esplorare la relazione tra suono, colore ed emozioni, con l’obiettivo di far emergere sentimenti consapevoli e inconsapevoli attraverso un lavoro individuale e di gruppo. La musica e le arti visive sono fondamentali nella vita quotidiana e giocano un ruolo cruciale nel nostro benessere. Gli esercizi descritti nelle pagine successive hanno offerto ai bambini l’opportunità di esprimersi liberamente, approfondendo il significato dei colori in relazione alla musica e alle emozioni. Inoltre attraverso l’attività artistica hanno potuto sperimentare la relazione con gli altri, tra confine e unione, e come questa possa generare qualcosa di nuovo. Ascoltare gli altri, non solo con le orecchie, promuove la collaborazione e l’armonia tra il nostro mondo interiore e quello esterno. È essenziale che ciascun individuo riconosca la propria unicità e comprenda l’importanza dell’ascolto e della collaborazione. Attraverso il colore e la musica si è voluto trasmettere un messaggio profondo: sebbene ogni colore e ogni suono siano distinti e preziosi nella loro unicità, insieme possono dar vita a qualcosa di nuovo, proprio come in un’orchestra, dove ogni strumento, pur avendo un suono unico, contribuisce alla creazione di una melodia armoniosa.
Il laboratorio è stato seguito da due giovani: dalla musicista Valentina Cibic e l’artista Irina Goruppi.


Lo studio delle poesie
Parallelamente, l’importanza della poesia e della conoscenza della storia del territorio è stata condivisa anche con i ragazzi dell’Associazione »Terra del sorriso«. Essi hanno partecipato a un incontro condotto dal professor Roberto Dedenaro, dedicato alla presentazione delle poesie e dei poeti. In un secondo momento, sono stati coinvolti in un laboratorio di scrittura, supportato dalla comunicazione facilitata, per dare voce ai propri pensieri e vissuti.
Uno degli obiettivi del progetto è stato promuovere una maggiore inclusione sociale e culturale, unendo diverse attività e forme di espressione creativa. Il percorso ha coinvolto sia le nuove generazioni, che si affacciano con curiosità al mondo, sia persone con disabilità, anch’esse desiderose di conoscere la storia del territorio e di apprendere, per conquistare una maggiore autonomia.
Pensieri dei ragazzi dell’ Associazione di Volontariato
>>Terra del Sorriso<<
MARIACHIARA
Le poesie accendono sentimenti di forte emozione.
Seguire la musica delle parole in due lingue così diverse smuove risonanze evocative di momenti accesi che tutti abbiamo provato contemplando il paesaggio carsico.
Alla secchezza brulla del luogo non corrisponde la carica emotiva che nasce nel cuore dei poeti.
ENRICO
Credo che questo progetto abbia delle potenzialità molto importanti non solo in questo contesto ma anche in sede dell’amministrazione.
FEDERICA
scarne parole asciutte come questa terra aspra che ha regalato poeti capaci di raccontare la quotidianità.
GIANLUCA
Si con vero piacere abbiamo partecipato a una bella esperienza di unione tra i popoli vero ponte linguistico culturale con la conoscenza di artisti poeti che sono appartenenti ad uno stesso territorio dimostrazione lampante che i confini sono un errore, perdiamo tutti dalla visione di un mondo diviso.
MORIZ
Mi è piaciuto molto dipingere con voi, usare gli stencil per fare le foglie. Mi è piaciuto molto ascoltare le poesie di Gruden.
LUCA
E’ stato bello dipingere le foglie sulla Strada dei Poeti, è la prima volta che lo faccio. Mi è piaciuto colorare di rosso, di verde e di giallo. E’ la prima volta che sento le poesie dei poeti e mi sono piaciute. Mi sono divertito molto.
MATTIA
Mi è piaciuto molto dipingere le foglie e ascoltare la storia dei poeti. Si potrebbe fare anche altro. Mi è piaciuta l’esperienza.


RINGRAZIAMENTI
Un sincero ringraziamento a tutti i partecipanti, per aver condiviso con noi un percorso ricco di creatività e poesia, che ci ha permesso di conoscerci meglio e di creare le basi per future collaborazioni. L’iniziativa ha unito diverse dimensioni, che si sono intrecciate in modo armonioso, mettendo in luce l’importanza di creare nuove sinergie — sia per le giovani generazioni, sia per le persone con disabilità.
Ringraziamo per la collaborazione:
MELANIA KALZ – progettista e coordinatrice.
Artista di Repen, che oltre alla creazione artistica si occupa anche di scrittura e coordinamento di progetti artistici, culturali e sociali. Ha studiato arte e design della moda all’Università IUAV di Venezia.
CHIARA VERZA – illustrazione, grafica, intervento artistico Strada dei Poeti.
Fumettista e illustratrice di Aurisina, diplomata alla scuola internazionale di comics di Padova. Di recente ha pubblicato una storia breve con Nupress edizioni. Ama l’utilizzo dei colori e l’esplorazione di varie discipline artistiche.
IRINA GORUPPI – intervento artistico Strada dei Poeti, laboratorio di arte e musica.
Illustratrice di Opicina, sta completando la magistrale in illustrazione a Lubiana. Pittrice con diverse esposizioni a Trieste, ama collaborare con artisti di varie discipline e condividere la sua passione con i più giovani.
TOMMY BUDIN – consulenza e intervento musicale.
Musicista di Sales, studia clarinetto a Trieste e suona con il complesso di Saša Avsenik. Compositore e produttore, nell’ambito del progetto ha musicato per la prima volta tre poesie di autori del Carso.
VALENTINA CIBIC – laboratorio di arte e musica, intervento musicale.
Pianista e musicista di Santa Croce con laurea magistrale in pedagogia strumentale. Insegna alla Glasbena matica, dirige cori e conduce laboratori musicali.
TINA RENAR – cantante delle poesie musicate.
Pedagogista musicale, cantante e musicista di Prosecco. Si è laureata in pedagogia musicale presso il Conservatorio di Trieste, insegna nella scuola media inferiore e collabora con la Banda musicale di Prosecco e con l’orchestra vocale Perpetuum Jazzile. Dirige diversi gruppi musicali e cori di voci bianche.
NELLA BORA
Tutta la notte palpitano le tende
come vele nella bora.
Nell’azzurro terso ci attorniano
i monti nella prima aurora.
Bianche di neve le alpi Giulie,
le Carniche e le Dolomiti,
più in basso gli ondulati colli
e la pianura sterminata:
quanta bellezza in questo luogo!
La domina il Triglav con tanta fierezza: quando il sole al di sopra sorge
silente un ricordo riemerge nel cuore.
Mi torna in mente Lubiana:
in un mattino d’inverno, sul far del giorno,
svetta la punta del campanile,
albero maestro immerso nella nebbia.
La primavera da questo luogo
ora le porta voci gioiose;
ci colma una strana inquietudine,
noi oppressi da orditi spinati.
Cerca la mente una serena distrazione
dall’eclissi dell’esilio:
al cuore bussa già primavera,
traversa il lager nella bora.
TRIESTE
Ho attraversato tutta la città.
Poi ho salita un’erta,
popolosa in principio, in là deserta,
chiusa da un muricciolo:
un cantuccio in cui solo
siedo; e mi pare che dove esso termina
termini la città.
Trieste ha una scontrosa
grazia. Se piace,
è come un ragazzaccio aspro e vorace,
con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore;
come un amore
con gelosia.
Da quest’erta ogni chiesa, ogni sua via scopro, se mena all’ingombrata spiaggia,
o alla collina cui, sulla sassosa
cima, una casa, l’ultima, s’aggrappa.
Intorno
circola ad ogni cosa
un’aria strana, un’aria tormentosa,
l’aria natia.
La mia città che in ogni parte è viva,
ha il cantuccio a me fatto, alla mia vita
pensosa e schiva.
ASCOLTA, DALL’ALBERO
Ascolta, dall’albero è caduta una foglia
sul grigio suolo.
L’aria è fresca, fredda e limpida –
in alto, il silenzio del cielo.
È autunno — ormai lo presenti?
Sui monti i boschi imbruniscono
e lungo la quieta piana deserta
gracchiano i corvi nel vuoto.
Guarda, anche tu un giorno cadrai
al suolo come una foglia.
Nell’aria ci sarà pace, tutto si farà immobile – lungo sarà il cammino che porta a Dio.
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